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Overthinking: abitudini sbagliate e come cambiarle

E’ capitato a tutti di vivere periodi di stress in cui la nostra mente sembra un labirinto di parole su parole, pensieri su pensieri.
Quando questi periodi durano più del dovuto, questo pensare troppo può diventare un’abitudine. Ecco che parliamo quindi di overthinking.
Ma cos’è l’overthinking e come fare a capire se ne sei vittima anche tu?

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Cos’è l’overthinking

Overthinking è un termine inglese che non trova una precisa traduzione in italiano, e che si riferisce al pensare continuo, ripetuto, quasi ossessivo. Si tratta di una sorta di stream of consciousness infinito, un pensare che, molto spesso, non viene però seguito dall’azione.

L’overthinker, quindi, passa buona parte del suo tempo a pensare ad un progetto, un viaggio o un evento, immaginando infiniti scenari diversi che probabilmente non si realizzeranno mai.

Ora capisci bene che è una condizione nella quale probabilmente ci siamo trovati tutti, chi più chi meno. Fattori determinanti nell’overthinking sono certamente il carattere e la propensione all’azione che ognuno di noi ha. C’è da dire però che influiscono anche tanti altri fattori come stress, insicurezza, dubbio, indecisione, paura di agire e paura delle conseguenze. Sono tutti sentimenti leciti, sia chiaro, ma che corrono il rischio di diventare ingombranti quando un overthinker deve passare all’azione: infatti probabilmente gli impediranno di farlo.

Overthinking e (in)felicità

Immagina di trovarti, per esempio, in un periodo di grande insoddisfazione e di pensare di voler lasciare il lavoro. Chiaramente si tratta di una decisione importante, che non può essere presa dall’oggi al domani, senza avere un piano B. Così inizi a cercare un altro lavoro, inizi a pensare se ti piacerebbe fare un lavoro simile o se cambiare completamente ambito. Ad un certo punto ti chiedi se forse non dovresti iscriverti di nuovo all’università per iniziare finalmente l’indirizzo di studi che ti ha sempre appassionato.

piedi, ponte, vertigini

Così ti ritrovi, dopo un mese, ancora incastrato in un lavoro che vuoi mollare, senza riuscire a pensare ad altro, probabilmente anche senza riuscire a parlare di altro. Ti svegli con questo pensiero e vai a dormire ancora con lo stesso pensiero.
L’indecisione ti attanaglia e i pensieri si affollano nella tua mente già annebbiata dal periodo di stress che stai vivendo sul lavoro.

L’overthinking infatti è un’abitudine che può incidere molto sulla tua felicità e sulla tua serenità quotidiane, perché a lungo andare porta ad un’esasperazione delle situazioni che non ti piacciono, senza però riuscire ad esorcizzarle trovando una soluzione.

Allora cosa fare?

L’overthinking è una condizione di profonda confusione mentale, perché tanti pensieri che si susseguono insistentemente non potranno fare altro che creare scompiglio nella nostra testa e lasciarci con la mente annebbiata. Bisogna però trovare il modo di fermare questi pensieri e mettere pace nella nostra mente. Secondo il buddismo, filosofia di vita a me molto cara, solo una mente calma può portare a una vita serena e a scelte consapevoli.

Buddha

Cosa fare quindi? Innanzitutto, lasciare andare tutte le abitudini che ci trattengono in uno stato di confusione mentale e di inerzia.

Inizia col fare una cosa per volta.

Quando mangi, mangia. Quando guardi un film, guarda un film. Quando passeggi, passeggia e basta. Quando cucini il pranzo, concentrati solo sul cucinare. Smettila di fare più cose contemporaneamente, quello del multitasking è solo un mito e non fa altro che portare ansia e confusione nella nostra vita. Restare concentrato e presente su quello che stai facendo, ti aiuterà invece a calmare la tua mente.

Scrivi quello che ti passa per la testa.

Quando senti i pensieri affollarsi e diventare troppo rumorosi, prova a prendere carta e penna e scriverli. Fallo senza giudizio, senza pensare se stai scrivendo bene o male, senza domandarti troppo il perché. Lasciali scorrere dalla tua mente al foglio, attraverso la penna. E liberati di loro. Mettere nero su bianco quello che pensi in quel momento ti aiuterà a ridimensionare i pensieri pensanti e lasciare la mente più leggera, quasi come se, così facendo, avessi assolto al compito di prenderti cura di quei problemi.

Ricordati di respirare.

Respirare è forse l’atto più istintivo e involontario che fa il nostro corpo, in assoluto la prima cosa che ci viene spontaneo fare quando veniamo al mondo. Eppure durante il giorno non badiamo mai al nostro modo di respirare.
Se lo facessimo, ci accorgeremmo di come il ritmo del nostro respiro cambia in base a quello che stiamo facendo e al nostro stato d’animo: il respiro è corto e veloce se siamo stressati, di fretta, preoccupati; è calmo e lento quando dormiamo, siamo piacevolmente concentrati su qualcosa o ci rilassiamo dopo una lunga giornata di lavoro.

Per prendere confidenza con il tuo respiro, potresti pensare di iniziare a meditare. Prova a leggere qui cosa ho scritto sulla meditazione

Fai una lista dei pro e dei contro.

Quando l’indecisione ti immobilizza e i pensieri si fanno rumorosi, prova a fare una lista dei pro e dei contro. Farlo aiuterà la tua mente a decidere con maggiore facilità in che direzione andare e con un po’ di fortuna ti aiuterà a risparmiare un po’ di preoccupazioni inutili.

Mi rendo conto che spesso le decisioni della vita non sono così semplici da prendere e che forse una lista dei pro e dei contro può sembrare un modo riduttivo per affrontare il problema, ma farlo ti aiuterà quantomeno a capire se in quella lista c’è un motivo (per agire o non agire) che ha più valore di altri.

Ultimo ma non ultimo, il mio consiglio è quello di AGIRE.

Non serve passare da zero a cento in un giorno o cambiare completamente vita senza avere uno straccio di piano. Ma bisogna tentare, sempre. E se la direzione non sarà quella giusta, ricorda a te stessa che hai sempre la possibilità di tornare indietro e scegliere una strada diversa.

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Inizia, un passo alla volta. Fai dei micro-programmi, stabilisci delle piccole azioni quotidiane da mettere in atto e inizia. Non domandarti se sei indietro o se ci stai mettendo troppo. Continua, giorno dopo giorno, a fare quello che ti fa stare bene e quello che ti serve per arrivare dove vuoi arrivare.

E tu, pensi di essere vittima dell’overthinking?

Non credo che pensare troppo sia di base una cattiva abitudine, lo diventa quando farlo ci rende infelici. E tu pensi di essere un overthinker? Cosa fai quando la tua mente corre troppo? Fammi sapere nei commenti se l’articolo ti è stato utile e quali sono i tuoi metodi per smettere di pensare troppo.

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