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Sindrome da burnout: cos’è e 5 modi per uscirne

sindrome da burnout - stress

La nostra vita scorre alla velocità della luce ed è un rincorrersi continuo di impegni, appuntamenti, lavoro. Viviamo così di fretta che spesso ci dimentichiamo anche di respirare e, quando ce ne ricordiamo, ci ritroviamo ad avere il fiatone anche se siamo seduti dietro ad una scrivania. A questi ritmi è lecito e doveroso pensare che molte persone possano soffrire di stress e di sindrome da burnout. Sai di cosa si tratta o pensi di soffrirne? Leggi il post per scoprirlo.

Cos’è la sindrome da burnout?

Burnout è un termine inglese che letteralmente significa “bruciato” o “scoppiato” e si riferisce ad una condizione provocata da uno stress prolungato e continuativo; questa situazione di stress porta, infatti, ad un esaurimento delle proprie energie mentali e psichiche, fino ad arrivare ad una incapacità di gestione delle attività quotidiane.

Ultimamente si sente parlare spesso di burnout.
Il modo in cui la nostra società è impostata, infatti, ci spinge spesso a correre continuamente per raggiungere un qualche tipo di obiettivo (che – spoiler – non sarà mai abbastanza) e a vedere noi stessi non come esseri viventi ma come mezzi di produzione. Il guaio è che molte persone iniziano ad identificarsi con la loro corsa personale, finché ad un certo punto arrivano al limite e crollano: qui entra in gioco la sindrome da burnout.

Come si manifesta?

Dal punto di vista psicologico, essere in burnout significa non riuscire a vedere una via d’uscita. Significa andare avanti per inerzia, giorno dopo giorno, pervaso dalla stanchezza e dal pessimismo. Significa vivere la quotidianità con apatia ma con la costante paura di cambiare.

donna - stress - tempo

Essere in burnout è molto più di questo: è infatti uno sfinimento mentale protratto nel tempo, che ha delle ripercussioni anche sulla salute fisica. Infatti chi si ritrova ad essere in burnout può soffrire di:

  • Disturbi del sonno
  • Disturbi alimentari
  • Mal di testa e dolori muscolari
  • Abbassamento delle difese immunitarie

Burnout e lavoro

Viste le premesse e visto che il lavoro occupa buona parte delle nostre giornate, si parla molto spesso della sindrome da burnout in relazione proprio al mondo del lavoro. Infatti, sono in molti a vivere una situazione di stress da lavoro correlato e a non rendersene conto o a non sapere come fare ad uscirne.

Questa sindrome colpisce molto spesso persone che svolgono lavori di cura o a contatto con il pubblico, ma anche chi vive quotidianamente ambienti di lavoro poco organizzati, con ritmi intensi e con continue pressioni e richieste. Il lavoratore in burnout lavora sempre di corsa, spesso si sente sovraccarico di richieste e informazioni ed è, spesso, anche colui che sa che non riuscirà a portare a termine i suoi tasks della giornata.

Si è parlato molto di burnout durante il periodo della pandemia e in post-pandemia, perché moltissimi lavoratori in tutto il mondo si sono ritrovati a lavorare da remoto e a vedere scomparire pian piano i confini tra lavoro e vita privata (ci sarà un motivo se il web è pieno di meme sull’inutilità delle call che vengono fatte durante il giorno, no?).

Burnout e lavoro: in Italia e al Sud

Ma il problema dei limiti tra lavoro e vita privata non riguarda solo chi lavora in remoto: è spesso correlato anche alle convenzioni del posto in cui si vive e ad un fattore culturale. È risaputo che i lavoratori in Italia sono quelli che si trattengono più a lungo oltre l’orario di lavoro o quelli che rinunciano alla pausa pranzo per ottimizzare i tempi e gestire magari qualche riunione.

sindrome da burnout

Oggi il lavoro, specialmente al Sud Italia – terra bistrattata che da sempre è nota per la scarsità di possibilità lavorative – viene venduto come l’unica via d’uscita da una vita di stenti; e chi offre questa “possibilità di salvezza” finisce per arrogarsi spesso il diritto di poter gestire a proprio piacimento il tempo di chi, invece, si trova (o crede di trovarsi) in una situazione di svantaggio (il lavoratore).

La ridotta possibilità di scelta e la difficoltà a cambiare – insieme con una grossa disinformazione – sono alcuni dei motivi per i quali le persone vivono alienate in una routine asfissiante (che toglie tempo alla loro vita) e finiscono per soffrire della sindrome da burnout.

Productivity Paranoia e Grandi Dimissioni

Con l’aumentare dello smart working e del lavoro ibrido, è aumentata productivity paranoia che, a sua volta, aumenta i casi di burnout. C’è bisogno di controllare maggiormente il lavoro dei dipendenti e i dipendenti hanno sempre più bisogno di dimostrare che riescono a produrre. Come se quantificare numericamente la produzione fosse l’unica cosa che rende un dipendente valido e fossero ormai scontate qualità come empatia, collaborazione, attitudine al problem solving ecc.

È indicativo il fenomeno delle Grandi Dimissioni, che si è diffuso negli ultimi anni, soprattutto a seguito della pandemia. Ha coinvolto milioni di lavoratori in tutto il modo che hanno deciso di lasciare un lavoro stressante e poco appagante per ricercare una vita più sostenibile, equilibrata e lenta. È stato un fenomeno di impatto globale, scatenato sicuramente dall’incertezza del periodo covid, ma che è segno di una significativa presa di consapevolezza sulla vita e sulle priorità.

Se ti appassiona l’argomento lavoro, ti consiglio di leggere il libro “Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo” di Maura Gancitano e Andrea Colamedici (Tlon).

5 modi per uscire dal burnout

Credo possa succedere a tutti di ritrovarsi in una situazione di burnout, che sia causata dal carico di lavoro e dai suoi orari, o da un insieme di situazioni personali di difficile risoluzione. Quello che questo articolo si propone è però di riuscire a dare delle soluzioni plausibili per gestire una sindrome da burnout e, perché no, per riuscire ad uscirne.

1. Pratica la lentezza.

Se sei in burnout perché la tua vita è troppo frenetica, lentezza è la tua parola chiave. Dobbiamo imparare a dare il giusto tempo e spazio a ogni cosa che facciamo, incluso il prenderci cura di noi stessi. Per farlo potremmo iniziare a ritagliarci qualche minuto al mattino o alla sera per scrivere i pensieri della giornata, fare meditazione o bere una tisana calda in silenzio.

2. Trova gioia in ciò che fai.

Penso sia fondamentale e sia una responsabilità di ognuno di noi lavorare per migliorarsi e per costruirsi una vita su misura. Perché quando ci riusciamo, proviamo gioia per quello che facciamo. I periodi difficili sono parte del percorso ed è normale non essere sempre felici e gioiosi al cento per cento, però provare a riscoprire le piccole gioie quotidiane può essere un modo per apprezzare di più il presente.

tramonto - lentezza - mare

Prova a ritagliarti ogni sera qualche minuto per scrivere le cose di quella giornata per le quali sei grato: questo esercizio è molto utile per abituare il nostro cervello a vedere i lati positivi.

3. Lascia spazio all’immaginazione per creare un cambiamento

Periodicamente credo sia sano mettere in discussione dove ci troviamo e cosa stiamo facendo, nonché domandarci se possiamo fare degli aggiustamenti nella nostra vita che possano aiutarci, in qualche modo, a migliorarla. Ti piace ancora la vita che fai? C’è qualcosa che cambieresti? Se la risposta è si, inizia a scrivere cosa non ti va più bene e cosa vorresti cambiare.

Sei in un periodo di cambiamento? Leggi il mio articolo “Come cambiare vita: 10 passi per dare il via al cambiamento“.

4. Bilancia lavoro e vita privata

Impara a misurare e bilanciare il tempo che dedichi al lavoro con quello che dedichi alla tua vita. E se gli orari lavorativi non ti consentono di vive una giornata bilanciata? Beh, valuta di cambiare lavoro!

Se non ci piace dove stiamo, possiamo spostarci. Non siamo alberi.

Snoopy

5. Non avere paura (di lasciare andare una situazione che ti fa stare male)

Lasciare andare una situazione che non ci fa stare bene non è sempre semplice, perché le cose sono sempre più complicate e non sono solo bianche o nere. Ma se ti rendi conto che quello che vivi danneggia il tuo spirito, dovresti valutare l’opzione di mollare la presa. Che sia un lavoro o una relazione.

Hai mai sofferto di burnout? Se l’articolo ti è piaciuto, lascia un commento e fammi sapere la tua! E ricorda:

Mika - may your head always bloom
Concerto di Mika 15/07/2023 (Matera).

2 commenti su “Sindrome da burnout: cos’è e 5 modi per uscirne”

  1. Molto ben strutturato e chiaro… Ottimi spunti di riflessione! Così come l’altro articolo della stessa penna “Come cambiare vita: 10 passi..”; molto interessante.. lo consiglio!
    dovremmo farne tesoro tutti!

  2. Eccellente articolo, ciascun lettore può immedesimarsi in almeno un punto focalizzato in esso. Scorrevole e avvolgente, offre buoni spunti di riflessione.
    Complimenti

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